Descrizione
Nel 1632 era sede della compagnia di S. Carlo, con «l’abbate parroco di annui scudi cento venti, e tre cappellani» (G. P. M. Castrucci); distrutta da un terremoto nel 1634, fu riedificata nel 1682 dal duca Tolomeo.
La liscia facciata ha un portale di ingresso con timpano triangolare e due pilastri addossati, terminanti con una piramide, che si concludono prima di congiungersi con il cornicione, rettilineo sui lati e curvilineo nella parte centrale, che incornicia una finestra rettangolare posta in asse sul portale. Un timpano mistilineo con rosetta centrale di stucco completa la facciata. A
ltre due finestre rettangolari, adiacenti ai pilastri, sono state probabilmente aperte nel sec. XIX. La campana maggiore reca la data 1304.